Afgelopen 23 Juli ging ik in de middag naar Amsterdam voor een fotoshoot met mijn kinderen. Het was voor een artikel in de magazine SAMEN van de WKOF die afgelopen vrijdag 29 Augustus 2019 op het deurmat viel! Het was een leuke ervaring, wel lastig met 2 kinderen die meer als apen gedragen dan kinderen. Toch zijn de foto’s heel mooi geworden en daarvoor ben ik de WKOF in Amsterdam dankbaar.
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Ik ken het Wereld Kanker Onderzoek Fond via de Italiaanse Dokter Franco Berrino die tot zijn pensioen werkte voor de Italiaanse Kanker Instituut in Milaan en elke eerste woensdag van de maand een conferentie gaf over gezondheid, kanker en kanker preventie. In 2007 heeft het WKOF een document uitgebracht waar de conclusies van tientallen jaren onderzoek getrokken werden. De Italiaanse Kanker Instituut in Milaan heeft voor het deel over borstkanker gezorgd.
Via het onderzoeksproject DIANA had het instituut kunnen aantonen dat vrouwen die hun levensstijl veranderd hadden minder kans op een recidive hadden. Hier ging ik dus ervoor! De adviezen van Dokter Franco Berrino over gezonde voeding zijn wat strenger dan wat de algemene adviezen zijn, maar na verloop van tijd heb ik begrepen dat gezondheid het resultaat is van een combinatie van factoren en dat een gezonde levensstijl te maken heeft met voeding, beweging en spiritualiteit (zo als Berrino tegenwoordig zelf vertelt via zijn organisatie LA GRANDE VIA). Zo ben ik ook wat zachter voor mijzelf geworden in relatie tot voeding. Het draait allemaal om balans tussen de verschillende aspecten, een balans waar ik nog heel erg naar op zoek ben.
Ik heb dus eigenlijk niks te leren aan anderen, maar waar het artikel over gaat is het feit dat ik mijn kans heb gepakt om te veranderen. Ik wilde zelf iets betekenen voor mijn genezing. Ik wilde een actieve rol aannemen. Ik heb mijzelf en de doktoren vragen gesteld zodat ik een bewuste keuze kon maken, ook in relatie tot het behandelingstraject.
Dit hoeft niet de houding van iedereen te zijn, maar ik ben blij dat ik toen in staat ben geweest om “open te staan” voor wat kwam en vooral dat ik mijn weg heb kunnen accepteren. Ik ben ook blij dat het WKOF in Amsterdam mijn verhaal inspirerend genoeg vond om een artikel over te schrijven. Voor wie dat wil lezen click hier om het down te loaden: Samen_98_webversie.
Hier onder de Italiaanse vertaling van deze blog en het artikel.
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Traduzione italiana:
Lo scorso 23 Luglio andai ad Amsterdam nel pomeriggio per un fotoshoot con i miei figli. Era per un articolo sul giornale olandese SAMEN del Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro, che e’ uscito lo scorso 29 Agosto 2019. E’ stata un’esperienza divertente ed anche un po’ difficile visto che i miei figli si comportavano più come scimmie che come bambini :-). Le foto sono molto belle e per questo sono grata al WKOF di Amsterdam.
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Conosco il Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro da quando mi imbattei su internet nelle conferenze del Professor Franco Berrino, che ha lavorato fino alla pensione per l’Istituto dei Tumori di Milano. Il WCRF (World Cancer Research Fond) fece uscire nel 2007 un grande documento contenente le conclusioni di numerose ricerche a scala mondiale relative alla relazione tra cancro e stile di vita. L’Istituto dei Tumori di Milano curo’ la parte relativa al cancro al seno. Attraverso il progetto DIANA si riuscì a dimostrare che le donne che avevano cambiato lo stile di vita avevano meno probabilità di avere una recidiva. Quale motivazione migliore per me per seguire le raccomandazioni del Professor Berrino! Queste sono più rigorose rispetto a quelle enunciate dal WCRF e cosi’ ero io nei confronti della mia alimentazione. Nel corso del tempo ho poi capito che la nostra salute e’ il risultato di tanti fattori e che avere uno stile di vita sano ha a che fare con il cibo, il movimento ma anche la nostra spiritualità (come lo stesso Berrino dice attraverso la sua associazione LA GRANDE VIA). Sono diventata quindi più permissiva nei confronti di me stessa. Alla fine e’ tutta una questione di equilibrio, un equilibrio che ancora sto cercando disperatamente.
Per questa ragione voglio affermare qui che non ho nulla da insegnare a nessuno, ma quello di cui parla l’articolo e’ che io ho colto la mia occasione per cambiare. Volevo significare qualcosa per la mia guarigione. Volevo avere un ruolo attivo. Ho posto a me stessa ed ai dottori tante domande per riuscire a prendere delle decisioni consapevoli, anche riguardo al mio percorso terapeutico.
Non dico che questo debba essere l’atteggiamento di tutti, ma mi sento orgogliosa del fatto che sono riuscita ad avere un atteggiamento “aperto” nei confronti di ciò che mi stava succedendo e che sono riuscita ad accettarlo. Sono felice che il Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro abbia trovato la mia storia cosi’ interessante da scriverci un articolo che possa ispirare altri. Qui sotto la traduzione:
MANGIAR SANO DOPO IL CANCRO
Fabiana Toni e’ una donna energica che si impegna con passione nel campo dell’alimentazione sana. Inoltre vuole fare vedere che cucinare cibo sano, e soprattutto vegetale, non solo da’ buoni risultati ma e’ anche bello e piacevole. Organizza workshops e serate a tema dove racconta la sua esperienza.
Quasi 7 anni fa a Fabiana fu diagnosticata una forma rara e molto aggressiva di cancro al seno. Allora aveva 38 anni ed era appena diventata madre del suo secondo figlio. Quello era il momento in cui decise di cambiare rotta e iniziare a vivere il più possibile secondo le raccomandazioni del Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro.
“Quando mi fu diagnosticata una mastite carcinomatosa lessi su internet che la possibilità di farcela era del 20-30%. Mi crollo’ il mondo addosso, ma dopo il primo shock mi rialzai. Avevo tutta l’intenzione di farcela. Pensai: questo e’ ciò che e’ arrivato sul mio percorso e devo affrontarlo. Avrei potuto lasciarmi andare ma decisi di accettare il mio destino. Ho dovuto affrontare tutte le terapie e non avevo paura di perdere i miei capelli. Pensai: vieni pure, sono pronta a combattere! Per fortuna non avevo metastasi ed ora sono passati quasi 7 anni.”
Presta attenzione a ciò che hai invece di ciò che non hai
“Il mio atteggiamento positivo mi ha portato lontano. Grazie alla malattia ho imparato a guardare di più a ciò che ho invece che a ciò che non ho. Fin dall’inizio ero molto motivata ad entrare in azione e fare qualcosa che contribuisse alla mia guarigione. Non volevo semplicemente mettermi nelle mani dei dottori. Allo stesso tempo fui costretta a cambiare la mia alimentazione per via delle medicine. Durate una conferenza sentii un dottore parlare delle Raccomandazioni per la prevenzione del cancro del Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro (WCRF). Questo mi ispiro’ a tal punto che decisi di iniziare a vivere secondo queste raccomandazioni. Seguire questo nuovo stile di vita mi fece sentire più forte durante le terapie a cui mi stavo sottoponendo.
La mia alimentazione prima della malattia non era malsana, ma e’ vero che dopo essermi trasferita in Olanda ingrassai molto e in breve tempo. Sono Italiana e mi piace mangiar bene, ma quando vivevo in Italia la mia alimentazione era più varia e ricca di alimenti freschi come verdura e frutta. Una volta in Olanda, circa 18 anni fa, la mia alimentazione peggioro’ ed ingrassai almeno 20 chili. Quanto mi piaceva il mio solito toast prosciutto e formaggio a colazione!
Dopo essere stata diagnosticata col cancro al seno cambiai alimentazione (cosa che ho mantenuto fino ad ora). Meno prodotti animali come carne e formaggio, più frutta secca a guscio, cereali integrali, verdura, frutta e ogni tanto il pesce. Piano piano iniziai a dimagrire e nel corso degli anni sono dimagrita 35 chili! Ho iniziato a sperimentare con ingredienti nuovi ed ho scoperto che ci sono cosi’ tante alternative, non solo sane ma anche buone.”
La torta felice
“Durante la chemioterapia avevo tempo per cucinare. Potei cosi’ riprendere in mano una mia vecchia passione. Iniziai collezionando ricette di mia mamma, una cuoca fantastica tra parentesi! Il giorno prima della mia operazione preparai la torta di mele di mia mamma per il chirurgo che mi avrebbe privato di un seno. Continuo a fare questa torta regolarmente ma oggigiorno uso solo ingredienti integri e vegetali. L’ho chiamata “La Torta Felice” perché rende felice me ed il mio corpo! Con i workshop di cucina che ogni tanto organizzo voglio ispirare altre persone ad utilizzare ingredienti sani, nutrienti e pieni di energia vitale. Promuovo questa torta anche attraverso eventi di beneficienza, come la campagna Maak Kanker Kansloos dell’ospedale oncologico di Rotterdam Daniel Den Hoed.
Piani per il futuro
“Le terapie sono finite ed io sto bene al momento. Mi sento naturalmente diversa da prima dei trattamenti. Mi sento spesso stanca, ma magari questo ha a che vedere col fatto che faccio tanto, voglio tanto e soprattutto sono ancora in grado di fare tanto!
Il mio più grande desiderio per il futuro e’ invecchiare sana. Voglio veder crescere i miei due figli ed aiutarli a diventare ciò che sono e che vogliono diventare. Sicuramente ho anche sogni che hanno a che fare con “La Torta Felice”. Vorrei entusiasmare sempre più persone che vogliono cucinare, mangiare e vivere in maniera più sana. Chissà, magari diventerò presto l’autore di un libro pieno di torte mozzafiato che irraggiano bellezza ed energia vitale. Perché anche da una malattia brutta come il cancro può nascere qualcosa di positivo.”
Vedi anche www.deblijetaart.nl
La Torta (di mele) Felice di Fabiana
12 persone / 336 kcal e 8,4 proteine pp / preparazione 45 minuti
Ingredienti per la base:
150 g di farina di mandorle
350 g di farina integrale di farro
1 bustina di lievito naturale a base di cremor tartaro
1 cucchiaino di cannella in polvere
1 pizzico di sale
la buccia grattugiata di mezzo limone non trattato
1 mela grattugiata
4 cucchiai di olio di oliva
40 ml di acqua
Ingredienti per il ripieno:
1 kg di mele (bio)
succo di 2 piccole arance (ca. 110 ml)
100 g di uvetta sultanina
50 g di noci
1 cucchiaino di cannella in polvere
la buccia grattugiata di mezzo limone non trattato
Ingredienti per la decorazione:
1 mela (bio)
Procedimento:
1
Accendi il forno a 180 gradi.
2
Inizia dalla base mischiando la farina di mandorle, la farina integrale di farro, il lievito naturale, la cannella in polvere, il sale e la buccia del limone in una ciotola. Aggiungi la mela grattugiata, l’olio e l’acqua e impasta fino ad ottenere un impasto omogeneo. Se necessario aggiungete farina. Arrotolate l’impasto nella pellicola trasparente e lasciatelo riposare.
3
Taglia la mela per la decorazione in striscioline sottili e falle scottare in acqua bollente per un paio di minuti. Scolale e falle raffreddare.
4
Continua con la preparazione del ripieno. Togli il torsolo alle mele (non c’e’ bisogno di pelarle) e tagliale a tocchetti. Mettile in una padella antiaderente insieme al succo di arancia. Falle cuocere a fuoco alto per 8-10 minuti poi aggiungi la cannella, la buccia di limone, l’uvetta e le noci. Continua a fare cuocere fino a che si sono asciugate completamente.
5
Metti una parte dell’impasto da parte per la decorazione. Stendi il resto dello spessore di circa 4-5 mm e posizionalo in una tortiera precedentemente unta e infarinata. Versa l’impasto all’interno e fai 3 buchi con le dita dove poi posizionerai le rose di mela.
6
Posiziona le striscioline di mela sovrapponendole leggermente una all’altra. Arrotolale e posizionale nei buchi a loro destinate. Con l’impasto dai la forma allo stelo e le foglie.
7
Cuoci in forno gia’ caldo per 20-25 minuti.